Il lusso del tempo

E degli oggetti che lo trascorrono con noi
Il lusso nel tempo

Di definizioni di lusso ce ne sono moltissime, ma sommariamente le si può dividere in quelle che ne colgono il lato materialista - applicandolo a oggetti ed esperienze sempre più raffinate e costose -,  e quelle che ne cercano piuttosto l’aspetto di distinzione, eleganza e cultura; il lusso, come tutto ciò che è prezioso, alla fine riguarda sempre qualcosa di raro che si ambisce possedere.
 

Per chiunque  il tempo è raro e desiderabile e ancor più raro e desiderabile è il tempo per se stessi, libero da impegni di lavoro o da diktat mondani.
Ecco quindi un aspetto che mette d’accordo tutti, il tempo è un lusso, e soprattutto lo è il tempo di qualità, passato in attività che ci gratificano, possibilmente in ambienti piacevoli.

Come fare per averne di più? Di sicuro i primi passi sono decidere cosa conta per noi,  rimuovere le distrazioni e concentrarsi su ciò che produce significato. Dedicarsi all’essenziale, insomma.
 

Ridurre le cose che possediamo, e scegliere di qualità quelle che decidiamo di tenere, in modo da non dover sprecare tempo a ordinare, riparare, sostituire.
 

Oggetti e arredi che non solo ci faranno risparmiare tempo, ma che lo arricchiranno, diventando testimoni di attimi della nostra vita, nostra e delle persone con le quali la trascorriamo; un ruolo che conferirà loro un tipo di valore che non si può comprare, perché non sostituibile né replicabile. 
 

Anche l’usura in questa prospettiva diventerà un valore, come ben ha compreso l’estetica giapponese sintetizzata dal concetto di wabi-sabi, in cui si coglie la bellezza che accompagna l'avanzare dell'età, quando la vita degli oggetti è evidenziata dalla patina lentamente depositata o da riparazioni sapienti.