La primavera in cucina
Un modo al passo con i tempi di portare la primavera in cucina? I fiori.
Non intendiamo un bel vaso di fiori recisi come centrotavola, e nemmeno quadretti di fiori secchi per ravvivare l’arredamento; suggeriamo proprio di provare a inserire i fiori nella nostra alimentazione, soprattutto ora che inizia la stagione del risveglio, piena di verdure fresche e insalatine crude.
In realtà, lungi dall’essere una novità, l’uso dei fiori in cucina fa parte di molte culture tradizionali, come i petali di rosa nel cibo indiano o i fiori di banano in quello thailandese.
E a pensarci bene anche le violette fanno parte della nostra tradizione, zuccherate, accompagnate ai marron glacees.
Quali sono, dunque, i fiori che possiamo tranquillamente mangiare?
Calendula, lavanda, iris, margherita, malva, rosa, violetta e primula sono solo alcuni e sono fiori che è sempre più facile trovare in commercio già pronti da usare per le proprie ricette.
Per scoprire come usarli appropriatamente esistono in commercio molti libri, così come anche selezioni di sementi e kit per crescerli autonomamente. Questo, oltre al piacere estetico di veder i fiori crescere nelle nostre cucine o sui nostri balconi, è altamente consigliabile in termini di sicurezza: è certo che i fiori dei fioristi vengono trattati chimicamente, quindi non sono adatti - anche se ben lavati - a essere messi nei nostri piatti.
E - sempre in termini di sicurezza - è bene ricordare che la parte edibile dei fiori sono i petali, e solo essi.
Rimane solo da aggiungerli ai nostri piatti, un modo molto piacevole di aggiungere colore, sapore e una nota di originalità.