Una cascina lombarda
La Lombardia è terra di cascine, dimore contadine dove un tempo abitavano più famiglie insieme. Abbandonate per lungo tempo, oggi vivono un momento di grande riscoperta grazie alla tranquillità e al fascino che le caratterizza. Molte sono oggetto d’interventi di riqualificazione con finalità abitative.
In questo caso la nostra cascina, si trova nella campagna cremonese ed è stata ammodernata e ristrutturata unicamente per essere la residenza dei proprietari, con l’intento di rinnovare un luogo che conserva la storia della famiglia.
L’intervento di ristrutturazione ha puntato al mantenimento e alla valorizzazione delle caratteristiche tipologiche esistenti, a partire dalle due facciate, quella all’esterno e quella sulla corte, con un paramento in mattoni a vista.
L’interno è stato oggetto di una ristrutturazione completa, guidata dall’intento di recuperare tutti i materiali originari che potevano prestarsi a vivere nuova vita. Il risultato è una residenza dove antico e moderno convivono perfettamente.
La scala interna, con la sua sobria eleganza, esprime pienamente questa fusione; fulcro dell’edificio, è impostata su una struttura in ferro con finitura materica corten e riutilizza i gradini in pietra antica della scala preesistente. Si staglia su una parete di mattoni a vista e collega i tre livelli in cui è suddivisa l’abitazione: area giorno al piano terra, zona notte al primo piano e mansarda al secondo.
Anche i pavimenti in cotto, originari della dimora, sono stati recuperati e utilizzati per gli ambienti del piano terra e ricevono valore dal contrasto con i soffitti in legno, con finitura in vernice bianca.
Nel soggiorno, scaldato dal focolare di un camino in pietra, un moderno divano imbottito, bianco e ampio, dialoga con un tavolino in ferro e legno antico.
La cucina, il luogo per eccellenza dove si svolgeva la vita nelle antiche cascine, ha mantenuto il sapore del passato, grazie anche al recupero sapiente dei materiali. Quale linea Arcari poteva coordinarsi meglio a questo ambiente contemporaneamente semplice ed elegante se non la linea Pienza? La scelta è caduta sulla variante bianco latte lucido pennellato, con piani in marmo naturale pierre bleue.
La cucina è stata strutturata con un’isola centrale con un tavolo in appoggio. Prevalgono mobili bassi, data anche l’ampia disponibilità di spazi, che non costringe a utilizzare pensili. Gli unici mobili “appesi” sono una vetrinetta, che, non solo non appesantisce, ma anzi veste la parete su cui è collocata, e due mensole incorniciate da una boiserie di legno bianco, con funzione esclusivamente estetica.
La cappa, oltre che espletare la sua funzione, costituisce anche un importante elemento d’arredo. Il marmo naturale pierre bleue che è stato scelto per il piano conferisce solidità visiva all’insieme e si coordina con il rivestimento delle sedie imbottite.
È la ricercatezza dei dettagli che completa l’armonia della proposta e si esprime nelle maniglie, nei piedini del blocco con i fuochi, nel profilo d’acciaio punzonato della cappa.
Al primo piano troviamo la zona notte. Qui materiali e colori cambiano: i pavimenti sono costituiti da un tavolato in legno in tonalità miele, la stessa che caratterizza il legno dei soffitti. Il letto della camera matrimoniale è in ferro battuto e si accompagna a un comodino in legno e a un tavolino habillé dello stesso tessuto delle tende. Completano l’arredamento una poltrona con puff, un bel tappeto ai piedi del letto e dei ricchi tendaggi alle finestre.
Nel bagno padronale è ancora l’armonica coesistenza tra antico e nuovo a creare un ambiente accogliente e originale: il lavandino dalle linee pulite è in appoggio su un piano ricavato da un antico attrezzo agricolo sapientemente restaurato, nella stanza una grande vasca free-standing e una nicchia con doccia multifunzione creano una piccola SPA domestica.
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